La morte nelle Poesie

La morte nelle Poesie. Il tema della morte è, da sempre, protagonista in letteratura, arte, musica.
Moltissimi poeti hanno dedicato, al tema della morte, le loro opere migliori. Hanno scritto versi per esprimere, attraverso la magia della poesia, il loro dolore e la loro malinconia.

Non solo, la morte è anche un mistero eterno che fa nascere domande su cosa ci sia dopo, se davvero ci aspetta un mondo di anime, se esistono il Paradiso e l’Inferno, o se torneremo materia, dispersa nell’Universo.

La morte nelle Poesie
Poesie come specchio di emozioni

Le poesie sulla morte descrivono soprattutto gli aspetti più malinconici del lutto. Lasciano spazio al dolore causato dalla perdita di una persona cara e sottolineano la necessità di trovare, dentro se stessi, il coraggio di andare avanti.

Ogni strofa, ogni parola diventa la rappresentazione del proprio stato d’animo. Ogni poeta offre un modo diverso di vedere la morte, la fine, l’infinito, l’ignoto, l’assenza, la vita.

Poesie bellissime, nelle quali ritrovarsi, capaci di esprimere il vuoto, l’impotenza e la sofferenza, che ogni scomparsa cara, porta con sé.


La morte non è niente
di Henry Scott Holland

La morte non è niente. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
C’è una continuità che non si spezza.
Cos’è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!

Credo
di Carlo Bramanti

Credo che nessuno muoia
credo che l’anima in realtà
divenga un’ombra
e al culmine del suo vagare
si adagi ai piedi
d’un fiore non visto.
Quei fiori gialli
di cui son piene
le campagne
quando fai ritorno a casa
e vorresti che lei
esistesse.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
di Cesare Pavese

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Chi è amato non conosce morte
di Emily Dickinson

Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.

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