“Cosa mobil non è che sotto el sole
non vinca morte e cangi la fortuna”.
“Non c’è niente che si muova sotto il sole
che la morte non possa vincere e la fortuna cambiare”.
(Michelangelo Buonarroti)
La morte e l’arte.
L’arte dà spazio e rappresenta, da sempre, la morte.
La morte è un argomento protagonista della storia dell’arte, dal Medioevo all’Età Moderna, in particolare nella pittura religiosa.
Storia dell’Arte e Morte
Il senso della fine e dell’inevitabile morte, sono i più importanti timori umani. Le immagini di morte nell’arte, nascono spesso da queste incertezze, con il profondo desiderio di comprendere il cerchio della vita.
Tra arte religiosa, opere con teschi, falci, clessidre, fiori decadenti, le immagini della morte sono rappresentate in ogni periodo della storia umana e in ogni cultura, morte da sempre percepita come una presenza/assenza che alla fine ci attende tutti.
Morte nell’Arte religiosa
Tra gli esempi più belli della morte nell’arte religiosa troviamo:
- La Pietà Vaticana
La famosissima Pietà di Michelangelo del 1499.
La Pietà rappresenta la morte di Gesù, ma anche la mortalità infantile, all’epoca molto diffusa, e la perdita di un figlio da parte della madre. - La Pietà Rondanini
Opera di Michelangelo del 1955-64, l’ultima opera dell’artista. Un capolavoro grezzo, volutamente non finito, quasi a simboleggiare l’incompiuto che la morte lascia, inesorabilmente, dietro di sé. Un’opera in cui la figura quasi non c’è più, sconfitta dalla pietra, con Cristo vecchio in cui Michelangelo si identifica, quasi a dirci che sa che la sua ora si avvicina. - La Morte della Vergine
Qui Caravaggio coinvolge l’osservatore nel pianto degli Apostoli e della Maddalena intorno a Maria, distesa sul letto di morte. Si tratta di una delle immagini di morte più rivoluzionarie di tutta la storia dell’arte.
Troviamo poi rappresentata la morte dei Santi, la morte dei personaggi celebri come La Morte di Marat di Jacques-Louis David (1793), La morte di Giulio Cesare di Vincenzo Camuccini (1806).
C’è poi il filone della guerra e della denuncia, basti pensare alla Guernica di Pablo Picasso (1937) che fece conoscere al mondo il dramma della guerra civile spagnola; nel 3 di maggio 1808 Goya descrive la durissima repressione francese nei confronti degli insorti madrileni.
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