Eredità digitale: cosa resta dopo la morte

Eredità Digitale: cosa resta dopo la morte.

Nell’Era Digitale, tra Social Network, mail, online banking, account, identità digitali: che fine fanno i nostri dati sul web dopo la morte?

E’ importante scegliere per tempo, la nostra Eredità Digitale.

Eredità digitale: cosa succede in caso di morte di una persona?

Secondo la legge italiana, tutti i diritti passano agli eredi. Ma senza le credenziali di accesso e le password – la loro semplice consegna, non legittima la possibilità di utilizzarle – questi incontrano numerose difficoltà di ordine pratico. Molti dei servizi online inoltre, fanno capo a società che hanno sede all’estero, in Paesi in cui la legislazione è differente dalla nostra.

Gestire gli account digitali, i profili Social, mail, online banking post mortem, non è assolutamente semplice.

Eredità digitale: cosa resta dopo la morte

Facebook: profilo commemorativo

Il profilo Facebook di una persona scomparsa continua a funzionare, riceve notifiche e commenti. Se si comunica a Facebook il decesso dell’utente, si può eliminare definitivamente il suo profilo. Oppure si può disattivare l’account. Se il profilo viene eliminato, tutto viene cancellato; se invece viene disattivato, l’account viene bloccato, ma resta sui server di Facebook e può essere riattivato.

Il Social Network prevede poi che l’account possa diventare un profilo commemorativo per parenti e amici.

Un’altra soluzione è quella di lasciare in eredità il proprio account Facebook, che sarà poi trasformato in un profilo commemorativo. L’erede che abbiamo scelto, non avrà accesso diretto al nostro account nemmeno dopo la nostra morte, potrà semplicemente gestirlo. Potrà ad esempio aggiornare le immagini, scrivere post, scegliere chi può vedere o condividere post in nostro ricordo etc. Non potrà però accedere all’account, leggere i messaggi in chat, inviare richieste d’amicizia, rimuovere gli amici.

Twitter: eredità digitale

L’eredità digitale del profilo Twitter offre la possibilità di rimuovere il profilo e i tweet della persona scomparsa. Non è ancora possibile, per ora, creare profili commemorativi, ma Twitter ci sta lavorando.

Instagram: eredità digitale

Instagram segue le orme di Facebook, con procedimenti un po’ più complicati. Anche questo Social tutela la privacy di chi non c’è più: nessuno potrà accedere all’interno del nostro account, anche se commemorativo.

LinkedIn: eredità digitale

Anche LinkedIn, come Twitter, non offre molte possibilità di gestire profili dopo la morte, l’account può solo essere cancellato.

Eredità Digitale: credenziali, password, mail, home banking

Per gli eredi può essere difficile accedere alle informazioni online del defunto.

Per evitare problemi, la soluzione migliore è quella di affidare le proprie credenziali digitali e le password a una persona fidata. Questa provvederà a consegnarle agli eredi dopo la morte del titolare. La persona fidata può essere nominata esecutore testamentario, oppure mandatario “post mortem”, con un documento ufficiale redatto da un notaio.

Le password devono sempre essere destinate agli eredi, oppure a chi è destinatario di un lascito specifico.

Il caso più significativo è quello delle credenziali che permettono di gestire un conto corrente online (online banking). La semplice consegna delle password a una persona, non equivale alla nomina di un erede. Quindi, chi riceve credenziali e password, senza un’investitura ufficiale, non può legittimamente utilizzarle.

Il mondo digitale, dal punto di vista della privacy e del diritto di successione, è di certo ancora molto complesso, caotico e incerto.

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